Uno studio sull’epidemiologia del riflesso faringeo durante il trattamento odontoiatrico pubblicato dall'American Dental Association ha rilevato che quasi la meta dei 478 partecipanti ha indicato di aver avuto un riflesso faringeo almeno una volta durante visite odontoiatriche . Inoltre, il 7,5% dei partecipanti hanno riferito di avere quasi sempre o sempre un riflesso faringeo.
Lo studio ha dimostrato che, a causa dell'elevata frequenza dei problemi relativi al riflesso faringeo, i pazienti avevano più probabilità di avere paura dei trattamenti odontoiatrici, paura del dolore e convinzioni negative riguardanti gli odontoiatri e i trattamenti dentali.*
I Suoi pazienti hanno paura di Lei?
Anche se la necessità di dover calmare uno su dieci pazienti che sta evitando il dentista perché ha paura del riflesso faringeo non sembra tuttavia una ragione sufficiente per passare alla presa di impronte digitali, vale la pena considerarla.
Nell'ultimo articolo pubblicato su Prodotti ortodontici relativo alle impronte digitali, l'autore dell'articolo, Jamie Reynolds, DDS, MS, ha riferito che nel suo studio si osservava una forte richiesta da parte di pazienti disposti a pagare un extra per trattamenti senza l'utilizzo del PVS. Inoltre, ha elencato “almeno 10 pazienti che hanno dichiarato di aver scelto il suo studio per la possibilità di evitare le impronte PVS.”
Alla conferenza dentale Scandefa in Danimarca, un istruttore di 3Shape Academy ha eseguito una scansione intraorale della bocca di un dentista in visita all'evento. Questo dentista aveva un riflesso faringeo molto forte. Pertanto, aveva evitato il trattamento odontoiatrico da molti anni. La scansione ha mostrato che la condizione della sua bocca era inusuale per un dentista.
L'istruttore di 3Shape Academy è stato in grado di completare la sua scansione intraorale arrestandola e riavviandola un paio di volte per concedere al dentista una pausa di riposo. Lo scanner intraorale TRIOS è dotato di una funzione di modifica intelligente che permette di allineare automaticamente le scansioni prese. Di conseguenza, non è necessario ricominciare dall'inizio dopo ogni interruzione della scansione, è possibile proseguire con la scansione dal punto di interruzione.
Naturalmente, il dentista è stato travolto dal risultato, soprattutto perché è riuscito a superare la sua paura del riflesso faringeo. Era anche arrabbiato per aver perso ultimi 10 anni utilizzando lo scanner di un competitore. Ora ha intenzione di sottoporsi alle tanto necessarie cure dentali (ed acquisire un nuovo scanner intraorale).
Mappa Differenze
La tecnologia digitale ha iniziato a differenziare le cliniche odontoiatriche moderne da quelle tradizionali. La tecnologia digitale fornisce uno straordinario punto di forza che aumenta il flusso di pazienti e rende più avanzata la diagnostica e gli esiti del trattamento, nonché, secondo gli esperti del settore, contribuisce a migliorare il reddito.
Una clinica hi-tech è più attraente sia per i pazienti che per il personale. L'eliminazione delle impronte tradizionali grazie all'uso di uno scanner intraorale risulta fare la grande differenza per le cliniche. Inoltre, la tecnologia digitale rende il trattamento più confortevole per i pazienti e più agevole per il personale.
Precisione e comfort
Dalle parole di Reynoldss: “Il PVS è un materiale imperfetto. Qualsiasi ortodontista che si specializza in aligner o jig sa che l'adattamento è significatimene migliore se si utilizza uno scanner intraorale digitale. Il miglioramento rispetto alle impronte PVS è indiscutibile.”
Nell' intervista di 3Shape al proprietario del laboratorio odontotecnico Schmidt Dental riguardante la precisione di impronte digitali e l'eliminazione di modelli, Sune Schmidt si è detto d'accordo dicendo che “"La maggior parte delle volte l'errore è causato dalle mani del tecnico e non dalle macchine", aggiungendo “Quando realizzo una corona senza modello a volte creo un modello con cui controllarla, di solito sono i punti di contatto che devono essere modificati. Ciò dipende dalle imprecisioni inerenti al modello e non alla corona. Gli errori hanno origine dai modelli.” Il laboratorio Schmidts collabora molto con i dentisti che utilizzano TRIOS e, rispettivamente, utilizza impronte digitali per produrre corone senza modello.
Per sottolinearlo ulteriormente, uno studio sulla qualità delle impronte dentali per le protesi scheletrate fisse pubblicato sul The Journal of Prosthetic Dentistry** ha rilevato che l'89% delle impronte avevano uno più errori rilevabili; il 51% contenevano vuoti o strappi sulla linea di margine, il 40% avevano bolle d'aria sul margine e il 24% avevano problemi legati al flusso del materiale per impronte.
Lo studio ha concluso che: “le impronte in polietere hanno il maggior numero di errori rilevabili, seguite dalle impronte in silicone per condensazione. L'alta frequenza degli errori rilevabili trovati nelle impronte inviate per la produzione delle protesi scheletrate fisse desta preoccupazione.”
Quindi, secondo lo studio, le impronte PVS non solo fanno andar via il 10% dei clienti, ma anche scompongono il lavoro del dentista.
Ci sono molte ragioni per cui scegliere uno scanner intraorale. Il comfort dei pazienti e una precisione migliore sono un buon inizio.
Sebbene l'investimento in uno scanner intraorale può sembrare costoso, la crescente lista di vantaggi, il ritorno sull'investimento (ROI) documentato e l'aumento della conversione del settore dentale alla tecnologia digitale superano le spese.
In alternativa, è possibile fare ciò che fa adesso una clinica in Australia per calmare i pazienti. Offrono esercizi respiratori di yoga, meditazione per acquisire consapevolezza e l'Alexander Technique per la postura e l'allineamento delle mascelle al fine di aiutare i pazienti a rilassarsi.
Per saperne di più su ulteriori ragioni per cui passare al digitale, consultare: "I miei primi 100 giorni con TRIOS" - un'intervista al Dott.sa Wendy AuClair Clark, DDS, MS.
*Gagging and its associations with dental care-related fear, fear of pain and beliefs about treatment - www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24789238
**Samet N, Shohat M, Liviny A, Weiss EI. A clinical evaluation of fixed partial denture impressions. J Prosthet Dent. 2005;94:112-117 - www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0022391305002520