La metodica che vogliamo presentare ha come obbiettivo quello di ridurre i passaggi delle scansioni intraorali, migliorare l’accoppiamento tra varie acquisizioni e riprodurre fedelmente la forma del provvisorio e quindi del tragitto transmucoso che abbiamo creato condizionando le mucose perimplantari.
Una volta creato il tunnel implantare, o un appoggio mucoso di un elemento intermedio di un ponte, dobbiamo riuscire a trasferire le nuove forme gengivali.
Con le impronte tradizionali solitamente veniva presa l’impronta del tragitto transmucoso con un transfert personalizzato creato avvitando il provvisorio all’analogo da laboratorio, in seguito si creava in resina o in composito la porzione emergente della corona, che veniva inglobato nell'impronta definitiva per riprodurre il nuovo tragitto mucoso implantare.
Con lo scanner intraorale è possibile rilevare il tragitto mucoso, ma la criticità sta nel repentino ritorno alla situazione iniziale delle mucose una volta rimosso il provvisorio.
Con la tecnica da noi proposta possiamo replicare contestualmente la forma del provvisorio, il tragitto transmucoso e la posizione spaziale dell’impianto in relazione con l’antagonista, esattamente come l’abbiamo creata.
Dopo aver inserito i dati anagrafici del paziente e selezionato il laboratorio di destinazione, inseriamo le prestazioni del caso, nello specifico abbiamo selezionato una corona trattenuta da vite sull’elemento 2.4 , e una corona su 2.5.
Aggiungiamo anche la selezione della casellina “pre-preparazione”.
1- Scansione inferiore.
2- Scansione arcata superiore, in modalità pre-preparazione con provvisori in posizione.
La scansione della arcata interessata alla riabilitazione protesica, deve finire con la finestra di scansione attiva esattamente sul dente da replicare. Vedi finestrella verde.
Fig. 2-3
Una volta eseguite le due scansioni, ed essersi fermati vestibolarmente all’elemento da replicare, si svita il provvisorio dalla bocca lo si avvita ad un analogo da laboratorio Fig. 4
Si riprende la scansione del dente esattamente nella stessa posizione dove ci eravamo fermati. Fig. 5
Lo scanner riconosce l’elemento e sovrascrive “ auto-delete", il provvisorio esattamente nella stessa posizione spaziale.
A questo punto passiamo alla casellina successiva del tragitto transmucoso ma la nostra attenzione sarà sulle pareti mesiali e distali degli elementi adiacenti, che libere dallo scanbody sono più visibili.
Blocchiamo la superficie mesio-distale per evitare sovrascritture.
Scansioniamo lo scanbody , e nel caso specifico il moncone del 2.5
Contrassegnare l’elemento per attribuire mesh in HD.
Bite
Provvisorio e tragitto implantare in posizione.
In laboratorio il tecnico riceverà la scansione dell’antagonista , la scansione della pre-preparazione che contiene il provvisorio montato sull’analogo ma posizionato esattamente come in bocca, la scansione con lo scanbody dal quale ricavare le matematiche relative a quel tipo di impianto ed inizierà a progettare il lavoro copiando esattamente le forme che abbiamo trasmesso del provvisorio condizionato.
Fasi di laboratorio.
Tragitto visione dall’interno della scansione.
Radiografia di controllo
Corona definitiva 2.4, 2.5
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